L'occhio è un recettore molto particolare in quanto ha la
capacità di
adattarsi a livelli di illuminazione diversi anche di un fattore
108 . Vari
processi permettono questo. Innanzitutto l'occhio dispone di due
diversi tipi
di recettori: coni concentrati nella parte
centrale della
retina, la fovea, in gran parte capaci di una definizione molto
accurata e di
percepire i colori ma che richiedono livelli di luminosità più
grandi di circa
1480 nL, e
bastoncelli distribuiti in modo non
fitto
nella zona centrale ma che aumentano di numero nella periferia
della retina.
I bastoncelli sono sensibili a bassi livelli di illuminazione e la
loro
disposizione permette tra l'altro una migliore percezione di
deboli sorgenti
diffuse ed estese.
L'occhio inoltre dispone di un diaframma,
l'iride, in grado
di allargarsi da circa 2 mm fino a 8 mm (in dipendenza anche
dell'età),
aumentando l'area di raccolta della luce. Infine la concentrazione
di
fotopigmenti nei bastoncelli e nei coni può variare a seconda
della quantità
di luce incidente. Il tempo che l'occhio impiega per addattarsi
alla visione
notturna, grazie ai precedenti meccanismi e ad un certo grado di
adattamento
psicologico, è di circa trenta minuti.