In genere il fattore di utilizzazione  medio di un  
impianto di illuminazione stradale, cioè il rapporto tra il flusso luminoso che cade  
sulla pavimentazione e il flusso totale emesso dalle sorgenti  
luminose,  
è compreso nell'intervallo 20%-45%, e, come abbiamo visto, il  
fattore di riflessione di una pavimentazione stradale scura e  
levigata come quella più comune in asfalto è all'incirca del  
15%-20%. Quindi il rapporto tra flusso luminoso che finisce in cielo  
e flusso luminoso emesso dalla lampada è dell'ordine del 3-9%.  
Perciò una  
parte notevole di luce, piccola come frazione ma grande come  
quantità, finisce nel cielo. Essa è spesso molto più piccola  
della frazione di luce che le lampade disperdono direttamente in  
cielo (discussa nel paragrafo 2.2). Supponiamo di voler  
fare 
in modo che la luce dispersa direttamente dagli apparecchi sia  
trascurabile rispetto quella emessa dalla pavimentazione e supponiamo di  
definire "trascurabile" una percentuale inferiore al 5%. Allora  
occorrerà utilizzare degli apparecchi
 che abbiano un ULOR, nei casi limite 
dell'intervallo sopra considerato,  
rispettivamente minore del 0.15% e del 0.45%. Se il rendimento 
dell'apparecchio è di circa il 70%, l'UWLR massimo dovrà essere inferiore
rispettivamente a 0.2% ed a 0.64%. Ecco perché per  
minimizzare la dispersione di luce si invita sempre ad utilizzare  
apparecchi totalmente schermati.  
Come abbiamo visto, l'Oficina tecnica para la proteccion de la calidad del cielo  
dell'Instituto de Astrofisica de Canariasche il flusso efficace emesso da un  
apparecchio nella metà superiore di una sfera centrata sulla  
lampada e tagliata da un piano parallelo all'orizzonte debba  
essere inferiore al 0.2% del flusso totale efficace  
emesso.
È bene precisare che nel caso dell'illuminazione di pareti e  
altre superfici, come abbiamo visto all'inizio, i fattori di  
riflessione possono essere molto più elevati (anche del 50-60%)  
e possono dare luogo ad emissioni anche  
del 20% o più del flusso delle lampade. 
Tuttavia quando l'illuminazione è eseguita dall'alto verso il basso la
percentuale di luce che sfugge sopra l'orizzonte scende a meno della metà.
Poiché questo attualmente viene fatto raramente, quando si stima la  
frazione di luce 
 che l'insieme delle 
superfici illuminate di una città invia nel cielo in genere si ottengono
valori dell'ordine del 15% (v. ad es. Garstang 1986).
Non è facile calcolare quale sia la distribuzione di  
questa emissione nelle varie direzioni dello spazio. Nei modelli teorici si assume, in prima approssimazione, che il  
comportamento globale  
dell'insieme di superfici che costituisce la ideale ``superficie''  
della  
città sia perfettamente diffondente. Allora la emissione di  
questa  
ideale 
``superficie'' totale della città segue la legge di Lambert, ossia la  
sua brillanza B è costante in tutte le direzioni. 
In questo caso poiché per la legge di Lambert la luminosità  
è 
 si trova che l'intensità riemessa verso l'alto  
è: 

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