L’Istituto può collaborare con Università, Istituti o laboratori di ricerca, osservatori astronomici o naturalistici, Parchi, Ministeri, associazioni per la tutela dell’ambiente o del cielo notturno, altri enti pubblici e privati, sia nazionali che esteri, organismi internazionali, mezzi di informazione, scuole, ordini professionali, associazioni di categoria, aziende private, etc. L’Istituto può ospitare ricercatori, tecnici, borsisti e assegnisti di altri enti che svolgano presso di esso la loro attività, inclusi laureandi e studenti di dottorato che svolgano la loro tesi presso l’Istituto.
L'Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso – ISTIL – (in lingua inglese: “Light Pollution Science and Technology Institute”) ha per scopo lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sull’inquinamento luminoso nonché lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e metodi per limitare l’inquinamento luminoso ed i suoi effetti sull’ambiente. L'Istituto non ha fini di lucro. L’Istituto provvede al raggiungimento dei suoi scopi grazie a contributi di Enti pubblici e di privati, donazioni, lasciti, liberalità e con l’apporto delle quote sociali.