Comunicato Stampa

Venezia, 26 aprile 2002 - VENEZIA: SALVIAMO LA NOTTE. 

Difensori del cielo notturno e organizzazioni contro l’inquinamento luminoso si incontrano a Venezia il 3 maggio per riaffermare ancora una volta che il cielo stellato è un patrimonio inestimabile dell’umanità.

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Si svolgerà a Venezia sotto l’egida dell’UNESCO-ROSTE e della Regione Veneto il convegno internazionale “Inquinamento luminoso e protezione dell’ambiente notturno – Venezia: salviamo la notte” organizzato da IDA, ISTIL e VenetoStellato.

   Daremo presto addio al romantico giro in gondola sotto le stelle? Il Cielo stellato, unica nostra finestra sull’universo dove viviamo, sta rapidamente scomparendo a Venezia, come nel Veneto e nel resto del mondo abitato, a causa della luce artificiale inutilmente dispersa dagli impianti di illuminazione. Le misure con i satelliti USAF/DMSP mostrano che l’inquinamento luminoso è ormai un problema a livello globale.

“Inquinamento luminoso e salvaguardia dell'ambiente notturno - Venezia: Salvare la notte” è il titolo del convegno patrocinato dall’UNESCO Regional Bureau for Science in Europe e dalla Regione Veneto che avrà luogo il prossimo venerdì 3 Maggio presso Palazzo Papadopoli, S. Polo 1364, sede dell'Istituto per lo Studio della Dinamica delle Grandi Masse del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Lo hanno organizzato l’International Dark-Sky Association (IDA), l’associazione che in tutto il mondo combatte l’inquinamento luminoso, l’ISTIL - Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso, VenetoStellato - Coordinamento veneto contro l’inquinamento luminoso, con la collaborazione di CieloBuio - Coordinamento nazionale per la protezione del cielo notturno.

Si tratta di un convegno culturale e tecnico-politico, con relatori di livello nazionale e internazionale, volto a presentare il problema della salvaguardia dell’ambiente notturno e del cielo stellato, della didattica, della divulgazione e della limitazione dell’inquinamento luminoso. L’intento è quello di richiamare l’attenzione sia a livello internazionale che regionale e cittadino su questo grave problema. Già fioccano i messaggi di saluto da tutto il mondo. Gli atti del convegno verranno pubblicati dall’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso che li distribuirà anche in forma elettronica nei siti web  www.istil.it  e  www.venetostellato.it

Al convegno è associato un workshop in lingua inglese sulla limitazione dell’inquinamento luminoso nei paesi dell’Est dal titolo "Controlling Light Pollution in Eastern Countries" con la partecipazione di alcuni esponenti di primo piano della lotta all'inquinamento luminoso in quei paesi. Particolarmente attesa la relazione del relatore della Repubblica Ceca, la prima nazione al mondo ad aver approvato una legge contro l’inquinamento luminoso che si applica sull’intero territorio nazionale. In Italia sono solo 7 le regioni con leggi contro l’inquinamento luminoso (46% della popolazione).

La Regione Veneto è il luogo d’elezione per un simile convegno perché detiene il riconosciuto primato di essere stata la prima in Italia a dotarsi di una legge specifica, la LR n° 22 del 27 giugno 1997. “Ci auguriamo – dice il Dr. Pierantonio Cinzano, Direttore Scientifico della sezione italiana dell’International Dark-Sky Association -– che nel Piano Regionale per l’Inquinamento Luminoso previsto dalla LR n° 22 vengano inseriti al più presto i provvedimenti della legge della Regione Lombardia n. 17 del 27 marzo 2000 e del relativo regolamento di attuazione (D.G.R. n. 7/6162 del 20 settembre 2001), premiati e applauditi dalle organizzazioni che combattono l’inquinamento luminoso. Auspichiamo che gli stessi siano recepiti al più presto in una legge nazionale.”

“VenetoStellato ha dato avvio – dice il suo Presidente Leopoldo Dalla Gassa – ad una raccolta di firme per sostenere la nostra proposta di Piano Regionale per l’Inquinamento Luminoso. Nel 26 Febbraio 2001 la Regione Lombardia ha ricevuto il premio internazionale Per una stella in più proprio per l’ottima legge i cui provvedimenti vorremmo introdurre anche nella nostra regione.”

Nel Veneto la situazione dell’inquinamento luminoso è piuttosto grave – dicono Pierantonio Cinzano e Fabio Falchi dell’ISTIL –. Tra le ragioni italiane questa è quella con la minore frazione di superficie con cielo “molto buono” (visibili stelle di magnitudine 5.5): meno di un quinto del territorio, probabilmente solo le montagne vicino al confine con l’Austria. Per poter ammirare nella sua interezza uno dei più grandi spettacoli della natura, oggi quasi sempre è necessario fare spostamenti di centinaia di chilometri. In Veneto circa metà della popolazione non riesce a vedere la Via Lattea. Secondo il Rapporto ISTIL 2001 - Stato del cielo notturno e inquinamento luminoso in Italia, meno di un settimo della popolazione può vedere un cielo stellato ragionevole dal luogo dove vive (visibili stelle almeno di quinta magnitudine). Il Rapporto ISTIL è disponibile nel sito www.istil.it . www.istil.it .

Il presidente della sezione italiana dell’International Dark-Sky Association, avv. Mario Di Sora, porta come esempio la città di Frosinone - “Con un accorta politica di aggiornamento degli impianti, il flusso luminoso diretto verso l’alto è stato ridotto di ben 17 milioni di lumen, di cui 10 prodotti dagli impianti pubblici e 7 da quelli privati, migliorando nel contempo la visibilità nelle strade e conseguendo un notevole risparmio energetico.

Non è la prima volta che UNESCO ed ONU si occupano di inquinamento luminoso. L’UNESCO ha organizzato nella sua sede di Parigi il convegno “Adverse Environmental Impacts on Astronomy”(30/6-2/7 1992) che si è concluso con la dichiarazione che “il cielo notturno, con le sue bellissime stelle ed il messaggio sul nostro posto nell’universo, è un prezioso tesoro dell’intera umanità”. Nella dichiarazione dei diritti delle giovani generazioni è stato incluso il diritto “ad un cielo pulito”.

L’ONU, in occasione della III Conferenza per gli usi pacifici dello spazio esterno UNISPACE III, ha organizzato nella sua sede di Vienna il convegno “Preservare il cielo astronomico” (12-16/7 1999) che ha raccomandato agli stati membri di “agire in modo da controllare l’inquinamento del cielo da luce e altre cause, a vantaggio del risparmio energetico, dell’ambiente naturale, della sicurezza e del confort notturno, dell’economia nazionale così come della scienza”. Qualche mese fa l’Assemblea Generale dell’ONU (10 dicembre 2001) ha deciso di avviare una cooperazione internazionale per limitare la pubblicità spaziale luminosa ed ha diffuso un documento intitolato “Obtrusive space advertising and astronomical research”.

Venezia di recente è stata alla ribalta sulla stampa internazionale perché, in base ai risultati dell’”Atlante Mondiale della brillanza artificiale del cielo notturno”  pubblicato nel periodico della Royal Astronomical Society, il suo centro storico pur essendo immerso nella luce artificiale della vicina Mestre ha un cielo meno inquinato di quello che ci si aspetterebbe in base alla popolazione. Un effetto, evidentemente, della sua illuminazione romantica e poco violenta, con chiaroscuri e penombre, che ne rende l’atmosfera unica al mondo. Un atmosfera – dice il Prof. Francesco Rizzoli, docente all’Università di Venezia - che merita di essere preservata come bene prezioso, anche dal punto di vista turistico.

Comitato organizzatore: Pierantonio Cinzano, Leopoldo Dalla Gassa, Francesco Dal Corso, Francesco Rizzoli, Silvano Tocchet.

 

 

 

 

 

Ulteriori informazioni  

 

L’INTERNATIONAL DARK-SKY ASSOCIATION (www.darksky.org) è la prestigiosa organizzazione internazionale che si occupa della lotta all’inquinamento luminoso nel mondo ed ha sede a Tucson (USA).

 

L’ISTIL (www.istil.it) è un ente senza fini di lucro che ha come scopo lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sull’inquinamento luminoso nonché lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e metodi per limitare l’inquinamento luminoso ed i suoi effetti sull’ambiente. Ha pubblicato recentemente il Rapporto ISTIL 2001 “Inquinamento luminoso e stato del cielo notturno in Italia” disponibile in PDF nel suo sito web alla voce ricerca scientifica/rapporti.

 

VENETOSTELLATO (www.venetostellato.it) è l’organismo veneto che si occupa della salvaguardia del cielo notturno e raggruppa una trentina di associazioni ed osservatori astronomici veneti.

 

CIELOBUIO (www.cielobuio.org) è il Coordinamento nazionale per la protezione del cielo notturno, promotore della legge della Regione Lombardia n.17 del 27 marzo 2000. Per questo motivo l’Unione Astronomica Internazionale ha assegnato il nome Cielobuio ad un pianetino recentemente scoperto (13777– Cielobuio).

 

Altri comunicati stampa sulla situazione del cielo notturno in Italia si possono trovare su www.inquinamentoluminoso.it/istil/press/

Ulteriori informazioni sugli studi sull’inquinamento luminoso su www.inquinamentoluminoso.it/dmsp/

Sull’Atlante mondiale della brillanza artificiale del cielo notturno si veda anche la nota ANSA  http://wwww.ansa.it/notiziari/scienza/20010919002531980889.html).

 

Figura 1:  Locandina del convegno

 

 

 

La figura si può scaricare in formato JPEG da http://www.venetostellato.it/documenti/venicemeeting/venezia2.jpg

Credits: Copyright Venetostellato/ISTIL/IDA 2002. La locandina può essere liberamente riprodotta negli articoli.

 

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